Agostino Bonalumi è stato un artista italiano, noto per le sue opere monocrome e tridimensionali. Nato a Vimercate nel 1935, ha iniziato la sua carriera artistica negli anni ’50, diventando presto uno dei protagonisti dell’arte italiana del dopoguerra. Nel corso della sua carriera, ha esplorato diverse tecniche e materiali, ma è stato soprattutto il colore a occupare un posto centrale nella sua produzione artistica.
Agostino Bonalumi ha iniziato a esporre le sue opere alla fine degli anni ’50, partecipando a mostre collettive in Italia e all’estero. Nel 1960 ha fatto parte del gruppo Azimuth insieme ad altri artisti italiani, tra cui Piero Manzoni e Enrico Castellani. Insieme hanno sviluppato una nuova forma di arte astratta, basata sull’idea di creare opere tridimensionali e monocrome.
Nel corso degli anni ’60 e ’70, Agostino Bonalumi ha continuato a esplorare questa tecnica, creando opere sempre più complesse e sofisticate. Molte delle sue opere sono state realizzate utilizzando materiali come la tela, il legno, la plastica e il metallo, che venivano sagomati e modellati per creare effetti di luce e ombra.
Alcune delle opere più famose di Agostino Bonalumi includono le sue “estensioni”, che sono dei pannelli di tela o di metallo che si estendono nello spazio, creando un effetto di profondità e di movimento. In molte di queste opere, il colore viene applicato in modo uniforme, creando un effetto di monocromia.
Agostino Bonalumi è stato uno dei protagonisti dell’arte italiana del dopoguerra e la sua influenza si fa ancora sentire oggi. Le sue opere sono state esposte in numerosi musei e gallerie in tutto il mondo e sono state oggetto di molte mostre personali e collettive.
Morì a Desio il 18 settembre del 2013.