ENRICO CASTELLANI

Nato a Castelmassa (Rovigo) nel 1930.
Studia arte, scultura e architettura in Belgio alla École Nationale Superieure dove si laurea nel 1956. Tornato in Italia si trasferisce a Milano diventando, insieme a Piero Manzoni, esponente attivo della nuova scena artistica.
Dopo prime esperienze di carattere informale, ispirate all’action painting americana e soprattutto da Mark Tobey, riconoscendo questo tipo di arte come maturo per un superamento, elabora con la collaborazione alla rivista Azimuth da lui fondata insieme a Manzoni, un nuovo inizio, che propone l’azzeramento totale dell’esperienza artistica precedente, basato su un nuovo patto con il progresso sociale.
Nel 1959 realizza una superficie a rilievo che viene considerata dai critici di estrema purezza, mentre 1967 realizza un’opera su carta, “Ambiente bianco”.
Tra gli anni ’60 e ’90 le sue partecipazioni più importanti sono quelle alla Biennale di Venezia, al MoMa di New York, alla Biennale di San Paolo, al Centre Pompidou di Parigi e al Palazzo Reale di Milano.
Dal 2001 ad oggi le sue principali esposizione sono state nel 2001 presso la Fondazione Prada di Milano, nel 2002 alla Kettle’s Yard, presso l’Università di Cambridge e alla Galerie Meert Rihoux di Bruxelles, nel 2004 a Parigi presso la Galerie Di Meo, nel 2005 presso il Museo Pushkin delle Belle Arti di Mosca, nel 2006 al Mùzeum Milano Dobesa di Bratislava, alla Galleria Lia Rumma di Napoli e all’ Auditorium Parco della Musica di Roma, nel 2009 alla Haunch of Venison di New York.
Dal 2010 e il 2020 le sue opere sono state esposte a Seul, New York, Venezia, Madrid, Londra, Milano, Bruxelles, Tokyo e Roma, mentre nel 2021 a Londra presso la Galleria Lévy Gorvy e nel 2022 a Parigi presso la Galleria Lévy Gorvy e a Milano presso la Loom Gallery con la sua esposizione chiamata “Le Superfici e i Fondamenti” curata da Tommaso Trini.